Catasto, riforma in arrivo: niente tasse sulla prima casa.
Come funzionerà il nuovo Catasto se e quando la riforma andrà in porto? Per determinare i valori degli immobili ai fini fiscali cambierà la suddivisione in aree dei comuni, dove sono già state identificate da molto tempo microzone omogenee dal punto di vista di prezzi e canoni. Per fare solo due esempi a Milano si passerà dalle attuali tre zone censuarie a 41, nella Capitale da sette a 233. La superficie degli immobili residenziali non sarà più espressa in vani catastali ma in metri quadrati. Infine cambieranno definizione e classificazione degli immobili, suddivisi tra ordinari e speciali. Tutte le volte che si è parlato di riforma del catasto lo si è fatto con la premessa che sarebbe avvenuta a parità di gettito fiscale. Così è anche questa volta, con l’aggiunta che se un incremento di entrate ci sarà, lo si otterrà stanando gli immobili sconosciuti al Fisco (sarebbero 1,2 milioni) e recuperando l’evasione su Imu e imposte sulle locazioni.
Ma l’invarianza su chi oggi è censito e paga regolarmente appare piuttosto complicata da conseguire. Fuor di dubbio che bisognerà rivedere al ribasso le aliquote dell’Imu: ai livelli attuali (0,76% l’aliquota di riferimento, l’1,14% quella massima) comporterebbero un aumento stratosferico delle imposte. Chiaro che si determinerebbe un rimescolamento di carte e che ci sarebbe chi finirà per pagare di più e chi di meno. Infine, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha riaffermato che non si intende introdurre imposte sulle prime case, ma la revisione degli estimi (le rendite degli immobili calcolate dal catasto per fini fiscali) potrebbe portare a una revisione sostanziale della platea dei contribuenti esentati. Con le regole attuali non pagano l’lmu e pagano imposte ridotte (2% anziché il 9%, 4% invece del 22% in regime Iva), in caso di acquisto che rispetti determinati requisiti di possesso e residenza, tutte le abitazioni che non appartengano alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, i tre gruppi che identificano le residenze di lusso. Il cambio di classificazione porterà a modificare la definizione di immobile di lusso e a ricomprendervi molte più case di quelle attuali.
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